TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

mercoledì 15 aprile 2009

Prato. Cennincina e i "fedelissimi"

Cennincina si presenta alla città con una specie di show preelettorale, decidendo di farsi fotografare con un centinaio di supporters (inclusi i bambinetti...) in piazza Duomo per preparare i suoi manifesti elettorali.
Uno show fatto ad arte, perché ovviamente i supporters hanno iniziato a fare quello che dai supportes ci si aspetta: cercare il candidato, acclamarlo, stringergli la mano, fare la raccomandazione, la foto con la nipotina... Non plus ultra, l'ex operaio che si vuole far fotografare accanto al padrone... Quasi commovente! E altre menate del genere che a nostro modesto avviso non meritavano la mezza pagina dedicatagli da La Nazione.
Poi, il nostro Cennincina si lancia nelle sue dichiarazioni preferite: "vanno superati questi schemi destra/sinistra" (ma qualcuno glielo ha detto che si è candidato per il centrodestra? E pure la Lega? magari non lo ha capito...), o il "coinvolgere tutta la città" (intanto, i prodotti Sasch li vado a fare in Thailandia, con buona pace dei pratesi).
Aspettiamo, a questo punto, solo l'uscita del Nostro Eroe dei tre o quattro mondi (Sasch non produce solo in Thailandia) in bandana, perfetto "Berlusconi Style"...
MV


da la Nazione del 15/04/09
Cenni, un click con i fedelissimi «Città delusa, ma si può cambiare»

di ROBERTO DAVIDE PAPINI
ALLA FINE è un liberatorio «tutti al “papero”» con cui Roberto Cenni si rilassa e si concede a una normale foto di gruppo (per l’appunto sotto la “Fontana del papero”, in piazza Duomo, dopo una mezz’ora abbondante tra fotografi esigenti e una folla di sostenitori ansiosi di entrare nelle immagini della campagna elettorale. La decisione di chiamare a raccolta i suoi fedelissimi (almeno quelli meno schivi) per realizzare le foto dei manifesti per la corsa a sindaco del candidato del centrodestra si rivela un successo. Circa duecento persone aspettano Cenni in piazza Duomo non solo per cercare di entrare nelle foto (in realtà ci proveranno davvero in molti meno), ma soprattutto per stringergli la mano, chiedergli un autografo, una foto (privata, però) oppure un saluto ai bambini. C’è chi sottopone un problema, chi chiede di non mollare nella lotta contro la burocrazia (un pensionato particolarmente battagliero è avvelenato contro il Consorzio dell’Ombrone e del Bisenzio), chi gli affida un bigliettino, chi una busta. Gentile e sorridente, ma non proprio sciolto, Cenni sorride a tutti e non si sottrae alle decine di tappe alle quali è costretto nel giro di pochi metri.
«Quello che più conta per me — dice Cenni — è cercare di coinvolgere tutta la città, di rivolgersi a tutta la società pratese che ha tante energie positive da liberare». Cenni insiste sulla necessità di «superare vecchi schemi e coglie al volo l’opportunità dell’invito a una radio fiorentina («è l’unica radio di centrodestra, solo lì ti fanno parlare», gli dice un supporter amico del proprietario dell’emittente) per rimbrottare l’interlocutore e ribadire di essere «aperto a tutti, parlo con tutti, vanno superati questi schemi destra/sinistra». Adesso, d’altronde, è la fase «dell’ascolto» della città e così Cenni è disponibile a sentire tutti, a partire (ovviamente) dal popolo dei fedelissimi (giovani, pensionati, uomini e donne,) che si raduna in piazza Duomo. Mentre i vertici della coalizione di centrodestra osservano da lontano, per Cenni è tutto uno stringere mani, parlare con tante persone e farsi fare innumerevoli foto (ufficiali e non). Ci sono anche siparietti divertenti come quello della nonna di una ragazza con look da top model e generosa scolattura che si raccomanda ai fotografi affinchè immortalino la nipote accanto al candidato sindaco. Poi è il momento delle foto ufficiali (con Cenni attorniato dalla gente) e per i fotografi non è facile convincere chi è di spalle ad evitare di voltarsi per guardare nell’obiettivo. Poi, «tutti al “papero”», il tempo di una foto che un vecchio operaio vuole farsi accanto al “padrone” e il set viene sciolto. «C’è entusiasmo, c’è voglia di cambiare — dice Cennni — c’è una città mortificata e delusa da anni di amministrazioni che hanno fallito. Ora esiste la possibilità di scegliere fra tanti candidati, se questa delusione premierà me o altri, vedremo. L’importante è coinvolgere tutta la città».

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