TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

mercoledì 15 aprile 2009

Prato. Cultura: la fantasia al potere

Ultimamente, parlare di muesi e cultura a Prato somiglia sempre di più ad una vicenda surreale.
E la pubblicazione dei nuovi dati sugli accessi al Centro Pecci contribuiscono pesantemente a dare questa impressione.
Intanto, partiamo dal forfettario "ventimila" che viene riproposto con una certa costanza a valutare gli ingressi senza biglietto - e a questo punto ci piacerebbe sapere come vengono controllati questi numeri! - mentre gli ingressi calcolati dai biglietti staccati da oltre settemila passano a poco più di quattromila, e quindi complessivamente il Pecci, nel 2008, ha perso almeno tremila visitatori... guarda caso strano tutti paganti! Eppure ci avevano detto che i numeri del 2008 non sarebbero stati molto diversi da quelli del 2007... Il bello è che calano pesantemente (quasi quattromila in meno!) le presenze "miste" (CID, laboratori didattici, altre iniziative...), che il direttore Bazzini vantava nel 2007.
Poi si spara il numerone delle presenze complessive negli spazi allestiti all'estero... quasi 23000... anche questi "stimati"...
Ora, a parte il fatto che, appunto, sono spazi allestiti fuori dal centro, e quindi non possono essere attribuiti all'attività museale propria, anche qui l'approssimazione la fa da padrone, attraverso mitiche ed incontrollabili "stime".
Sarà forse per cercare di giustificare l'apertura del "Pecci 2" a Milano? Che, detta fra noi, a che serve??? I milanesi non possono venire a Prato a vedere il Centro? Non ci risulta, ad esempio, che a Prato o a Firenze ci sia una sede staccata del PAC...
Eppure, il bilancio del Centro, si dirà, chiude in attivo di poco, ma in attivo... 13000 euro... che se poi andiamo a fare i conti, dipendono tutti, integralmente, dall'aumento dei contributi di Regione, Provincia e Comune!!! Come se un'azienda privata chiudesse il bilancio in attivo perché hanno versato propri capitali gli azionisti... Anzi, a conti fatti, se non ci fossero stati ben 151000 euro di contributi degli enti pubblici in più rispetto all'anno scorso, il bilancio del Centro avrebbe chiuso con un passivo di oltre 138000 euro!!! Su un bilancio di quasi due milioni e mezzo!
Solo questi numeri sarebbero sufficienti alla rimozione in blocco di tutto il consiglio di amministrazione e di tutta lo staff direttivo del Centro, altro che festeggiare!

Municipio Verde


da il Tirreno del 15/04/09
Il Centro Pecci chiude in attivo

Positivo il bilancio 2008, in attesa dei soldi del Comune

Gli uffici comunali non hanno ancora pagato la Collezione permanente. Alle mostre 24.000 visitatori, 59.000 le presenze complessive

PRATO. Un utile di 13 mila euro, ma soprattutto quasi 60 mila fra visitatori e partecipanti: sono questi i numeri più significativi del bilancio 2008 del Centro Pecci, in visione da ieri per i soli soci, in vista dell’assemblea generale convocata dal presidente Valdemaro Beccaglia per il 28 aprile. L’unica nota “stonata” sono i 500 mila euro, a saldo della vendita della Collezione permanente al Comune, concordata nel gennaio 2006, con un acconto di 800 mila euro, ma che gli uffici comunali non hanno ancora versato.
Il bilancio economico. Il bilancio chiude con un avanzo di esercizio di 13.897,62 euro, al netto delle imposte, dopo aver effettuato ammortamenti per 93 mila euro, ma anche accantonamenti per rischi da controversie legali e per oneri futuri, pari a 73 mila euro. Per quanto riguarda la parte attiva, resta praticamente invariato il contributo del Comune, passato da 1.266.000 euro del 2007 a 1.275.000. I soci fondatori hanno versato 50 mila euro e gli ordinari 1.725 euro.
Dal Ministero arrivano solo 3.000 euro, mentre la Provincia è salita a da 8 a 50 mila e la Regione da 310 mila a quasi 410 mila euro, per chiudere cone le erogazioni liberali, calate da 241 a 65 mila euro e altri contributi, fra pubblici e privati, cresciuti invece di 10 mila euro.
I proventi per le vendite di cataloghi, multipli ecc. ammontano a 50 mila euro, e quasi 12 mila euro sono l’introito per ingressi alle mostre; 58 mila euro vengono dalle prestazioni di servizi e altri 190 mila euro da sponsorizzazioni. L’attivo generale è fissato così a 2.438.000 euro, con un aumento di 140 mila euro rispetto al 2007.
Per il passivo, 2.424.419 euro, la voce più importante resta il costo del personale, salito di circa 82 mila euro, così come gli oneri per servizi (di 180 mila euro), mentre sono calate le spese per le collaborazioni e i Co.co.co., da 272 mila a 164 mila euro. A questo proposito nel 2008 i dipendenti del museo Pecci sono 24, più uno a tempo indeterminato e 21 Co.co.co.
Collezione permanente. Qui il saldo è naturalmente in attivo grazie all’arrivo di nuove opere: la donazione di tre opere di Isgrò, 80 opere di Ori, una di Parisi e Budratskis, ma anche grazie ai comodati della Fondazione CariPrato, opere di Bonechi e Binazzi e altre da privati, come cinque foto di Isabella Gherardi.
Visitatori. Per quanto riguarda il numero dei visitatori e dei partecipsanti alle iniziative nel 2008, un dettagliato riepilogo elenca per primo i visitori delle mostre allestite nelle sale espositive del museo, circa 24.000, di cui 4.740 “bigliettati”, mentre i visitatori delle mostre curate dal museo, ma allestite in altri spazi italiani sono stati stimati dal direttore artistico Marco Bazzini in circa 4.800 e 18.800 all’estero.
Sono 5.084 le presenze alle varie iniziative allestite al Centro Pecci, 694 le presenze al Cid e altre 5.500 al Dipartimento educazione. Il totale generale dei visitatori e partecipanti a mostre, iniziative, Cid e didattica ammonta a 58.894.
Riccardo Tempestini

Nuovi programmi e organigrammi, poi via al “Pecci 2”
Ecco come cambierà il museo

PRATO. Non solo numeri nel bilancio 2008, ma anche il programma futuro e il nuovo oraganigramma del Centro Pecci. Il consiglio direttivo ha infatti confermato fino al 2011 il direttore artistico Marco Bazzini, nominando altresì conservatore Stefano Pezzato, mentre ha riaffidato la direzione amministrativa a Elisabetta Dimundo, non avendo rinnovato l’incarico a Sergio La Porta. Non esiste invece più la figura del direttore tecnico, perchè Piero Cantini ha assunto la responsabilità di “Casa Prato”, il nuovo ambizioso progetto con cui il museo è deciso a coinvolgere maggiormente tutto il nostro territorio, con la collaborazione delle associazioni locali, ma anche con l’universo giovanile, offrendo altresì maggiori opportunità espositive e didattiche.
Per quanto riguarda il programma espositivo, il direttore Bazzini sta gia lavorando alla mostra “After utopia Brazil now”, ad ottobre nelle sale espositive, a cui farà seguito la grande retrospettiva dell’artista taiwanese Michel Lin, per chiudere il 2010 con una mostra sull’arte dell’India, curata da Victor Misiano. Nello spazio collezione, la prima antologica della russo-israeliana, residente a Pietrasanta, Lena Liv, mentre Athos Ongaro esporrà nello spazio collezione.
Per l’estero, “Toscana Pop” e la nuova versione di “Italian Genius now, New millenioum” per Shangai 2010, ma la grande novità è l’apertura della sede staccata di Milano, in un grande affascinante spazio sui Navigli e probabilmente il “Pecci 3” a Genova. E nel 2011 l’apertura del “Pecci 2”, in pratica a costo quasi zero per i pratesi.
Ri.Te.


Nessun commento: