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La mer, la fin...

mercoledì 15 aprile 2009

Prato. Biblioteca: noi lo avevamo detto!!!

La Biblioteca Lazzerini aprirà (ma aprirà?) a settembre, invece che ad aprile come promesso dall'amministrazione comunale.
Iniziamo con un "noi l'avevamo detto"... E l'avevamo detto più volte, anche senza sapere dei problemi legati all'appalto di Illum, che sono emersi solo ad un mese dala determinazione con la quale l'amministrazione ha ufficializzato l'annullamento dell'aggiudicazione.

A febbraio, chiedevamo di sapere i tempi certi della riapertura...
Esattamente un mese dopo (11 marzo) pubblicavamo le foto dell'avanzamento dei lavori, e avanzavamo più di qualche dubbio sulla possibilità che la biblioteca fosse aperta entro aprile - previsioni d'altronde smentite dallo stesso direttore Neri, che ora parla di "fine maggio" - o "entro la primavera".
Come al solito, la risposta dei nostri amministratori, e in particolare degli assessori Giardi e Mazzoni, è ovviamente stata il silenzio, sapendo di essere evidentemente in ritardo. E dobbiamo constatare che anche i media locali si sono ben guardati dall'approfondire la cosa, fino ad oggi.
A noi poco ce ne cala del direttore Neri che, partendo dall'aumento degli accessi della Roncioniana e delle altre biblioteche decentrate, sostiene la bontà delle alternative: è un fatto che il patrimonio librario della Lazzerini rimarrà indisponibile fino a quelle calende greche che avevamo, purtroppo vaticinato. Complimenti, a tutti...
MV



da il Tirreno del 15/04/09
Slitta l’inaugurazione della nuova Lazzerini

Da rifare la gara per la fornitura delle luci. Ora se ne riparlerà a settembre

Altri mesi di disagio per i frequentatori Tra i lavori da eseguire anche il cablaggio Il nuovo edificio ospiterà 240.000 volumi

PRATO. La fascia tricolore resterà nel cassetto ancora per diversi mesi. La nuova biblioteca Lazzerini nell’area Campolmi non è ancora pronta per il taglio del nastro. Se ne riparlerà, salvo miracoli, dopo l’estate. Magari il giorno potrebbe essere il 23 settembre, quando ricorre l’anniversario dell’apertura della biblioteca Lazzerini (era il 1978). A far saltare i programmi (lo scorso dicembre si era ipotizzato fine aprile) è stato l’annullamento della gara per la fornitura con posa in opera dell’illuminazione.
L’appalto era stato affidato, dopo aver rivolto l’invito a varie aziende, alla Illum Srl di Firenze. L’apertura delle buste era avvenuta il 4 novembre scorso. Soltanto l’Illum aveva risposto offrendo un ribasso del 5%. Un ribasso non elevato tenendo conto che l’importo complessivo per la fornitura era di 204mila euro.
Ma quando si parla di gare pubbliche i tempi si dilatano. L’esito della gara viene approvato il 24 dicembre 2008. L’8 gennaio viene affidato al Servizio tutela e valorizzazione del patrimonio storico e paesaggistico il compito di controllare i requisiti della ditta aggiudicatrice. Il 20 gennaio si richiedevano all’Illum i documenti necessari per l’aggiudicazione definitiva. Non appena emergono delle irregolarità legate proprio ai documenti (non è chiaro chi sia il rappresentante legale, ndr) viene sospesa in via cautelare l’ordine di fornitura. Siamo al 3 febbraio. Nonostante l’ulteriore richiesta di documenti alla fine il 23 febbraio la commissione di gara riteneva di dover annullare l’aggiudicazione provvisoria. La decisione viene presa con una determinazione del 19 marzo scorso. Ora si è in attesa di una nuova gara.
Senza illuminazione i lavori per l’allestimento della nuova biblioteca slittano in maniera imprevedibile. La sua inaugurazione sarebbe stato un fiore all’occhiello per l’attuale amministrazione, alla vigilia delle elezioni di giugno, ma ora è difficile fare previsioni. La scaletta che il direttore della Lazzerini, Franco Neri, si era fatto rischia di saltare. «Devono essere ultimati il cablaggio e la sistemazione della parte elettrica - spiega - poi si dovrà provvedere alla scaffalatura e al trasferimento dei libri. A fine maggio contavamo di fare il trasloco del deposito. Ci eravamo presi cinque mesi di tempo per concludere il trasferimento dalla vecchia alla nuova biblioteca, un tempo record guardando ad altre realtà. Purtroppo ora i tempi dovranno slittare». Pur con questo pizzico di amarezza il direttore Neri resta soddisfatto del lavoro finora svolto: «Nella nuova sede potremo disporre di una scaffalatura aperta di 120mila volumi contro i 50mila di quelli della vecchia Lazzerini, e questo grazie alla ricollocazione dei fondi chiusi. In totale avremo una biblioteca che potrà disporre di 240mila volumi». Il direttore Neri coglie l’occasione per rispondere alle obiezioni degli “orfani” della Lazzerini. «E’ stato necessario chiudere l’accesso ai frequentatori, non avevamo altra possibilità. Abbiamo cercato di offrire alternative grazie alla Roncioniana, al Pecci e alle biblioteche decentrate. Soluzioni che, visto l’aumento degli accessi, sono state apprezzate».
G.C.

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