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La mer, la fin...

giovedì 9 aprile 2009

Prato. Quando si dice la solidarietà

In poco più di una giornata, l'Associazione di Amicizia dei Cinesi di Prato ha raccolto altri 14000 euro da destinare alle popolazioni terremotate.
Dove sono ora i politici e i loro corifei che un giorni si e l'altro anche sputano veleno sulla comunità cinese pratese?
MV

da il Tirreno del 09/04/09
Il grande cuore della comunità cinese

In soli due giorni già raccolti 48mila euro in favore dei terremotati
PRATO. Per loro è stato un po’ come ritornare alla memoria di un anno fa, quando una terribile catastrofe distrusse la regione del Sichuan, provocando migliaia di morti. Una ferita ancora aperta, quella del terremoto nel cuore di tanti cinesi che vivono e lavorano a Prato, tanto da indurli a compiere un altro gesto di generosità in in aiuto delle vittime del sisma in Abruzzo: solo nella giornata di ieri sono state raccolte 14mila euro (dopo le 34mila euro di martedì con la sottoscrizione in prefettura) tra una quindicina di imprenditori orientali che hanno la loro ditta nella zona di Tavola.
Nel punto di raccolta allestito dall’Associazione d’amicizia dei cinesi di Prato in via Piemonte, c’è chi addirittura si è presentato con una banconota da 500 euro, ma la prospettiva è quella di raddoppiare nella giornata di oggi i risultati ottenuti grazie alla strategia del passaparola sempre efficace nella comunità dagli occhi a mandorla. «Come cittadini che viviamo e lavoriamo in Italia - fa notare il professor Chen Hongsheng, segretario dell’associazione d’amicizia - ci sentiamo in dovere di sostenere il popolo italiano in questo momento di difficoltà per la nazione che ci ha accolto quando ne avevamo bisogno». Una bella prova di generosità, insomma, che rende giustizia al ruolo degli immigrati cinesi a a Prato. «Non è vero che non investiamo risorse sul territorio italiano mandando i nostri capitali in Cina. Lo dimostra il fatto che molti cinesi abbiano acquistato casa in città».
Tre anni fa l’Associazione d’amicizia dei cinesi aveva contribuito alla realizzazione della sala parto dell’ospedale di Prato. «La tragedia in Abruzzo ci colpisce adesso profondamente, per questo le operazioni di raccolta dei fondi andranno ancora avanti».
Maria Lardara

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